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Il sole scalda

Un altro aspetto importante delle radiazioni della luce solare, è dato dal fatto che esse, estinguendosi all'interno dell'acqua, vengono trasformate in calore.
Quindi dalle radiazioni solari dipendono le caratteristiche termiche dell'acqua marina, che a loro volta sono fondamentali nel limitare l'habitat dei vari organismi e nel determinare le migrazioni orizzontali e verticali dei pesci.
In pratica il calore si propaga all'interno dell'acqua marina sia per Conduzione (ogni molecola scaldandosi cede parte del calore alle molecole adiacenti) che per Convezione, ma tra i due è prevalente la Convezione (ovvero lo spostamento degli strati caldi verso l'alto, che faranno quindi spostare quelli freddi verso il basso), in particolare, nei mari caldi la temperatura dell'acqua diminuisce all'aumentare della profondità, mentre nei mari polari si ha l'effetto contrario.

Come detto la temperatura dipende dall'insolazione e decresce passando dai tropici ai poli e dalla superficie al fondo.

All'Equatore abbiamo una temperatura superficiale di circa 30 °C mentre ai poli è di circa -2 °C (al di sotto della quale l'acqua congela), le acque abissali oceaniche hanno una temperatura prossima allo zero, ma non congelano per le forti pressioni alle quali sono sottoposte.
Nei mari polari e in quelli tropicali la temperatura rimane quasi la stessa durante tutto l'arco dell'anno, mentre nei mari temperati abbiamo una certa escursione, anche se ridotta.
La temperatura superficiale del Mediterraneo varia dai 12 -14 °C dell'inverno, ai 24°-25° C dell'estate, in profondità (100 - 150 m) la temperatura si stabilizza sui 12 -13 °C e così rimane anche nei fondali più profondi

Avremo quindi in inverno una completa omeotermia (omogeneità di temperatura) di tutta la massa di acqua, con risalita di acque profonde ricche di nutrimento.
In pratica in inverno la densità dell'acqua superficiale aumenta per il raffreddamento generato dall'abbassamento della temperatura dell'aria che causa una perdita notevole di calore e l'evaporizzazione degli strati superficiali, ed è a questo punto che le acque superficiali, ricche di ossigeno ma povere di nutrimento, sprofondano creando un rimescolamento con quelle profonde, povere di ossigeno ma ricche di sali nutritivi.

Durante il periodo estivo le acque superficiali possono superare i 28° di temperatura, con una diminuzione della densità, e raggiungere una salinità del 38 %, specialmente nella parte sud-orientale, per questo riescono a galleggiare su quelle profonde, più fredde e quindi con maggior densità, l'acqua si divide quindi in due strati con temperature diverse in cui la temperatura scende improvvisamente in pochi metri, questa stratificazione estiva non permette la risalita di sali nutritivi dal fondo per cui, avremo delle acque superficiali povere di nutrimento.

In pratica, fra i -15 ed i -40 mt, si forma una zona detta di termoclino, che crea una barriera, dovuta alla differenza di temperatura fra i due strati di acqua e che per molti animali è insuperabile.
Nel Mar Mediterraneo i termoclini sono due, uno stagionale, che come abbiamo visto si instaura fra i -15 ed i -40 mt., e l'altro stabile e più profondo, ad una profondità variabile fra i -150 ed i -400 mt.
Il variare della temperatura può diventare un fattore estemamente limitante alla diffusione e proliferazione delle specie in quanto può essere letale per le larve e gli avannotti, mentre per gli adulti può alterare i periodi riproduttivi.

Le differenze di temperatura in mare, sono ridotte rispetto a quelle che si manifestano sia in terra che nelle acque dolci dei laghi e dei fiumi.
I pesci generalmente sopportano bene questi sbalzi quando non siano repentini (come può avvenire in un piccolo acquario) ed hanno anche la possibilità di portarsi a temperature più adatte a loro, semplicemente salendo o scendendo di profondità, gli organismi che non sopportano le variazioni di temperatura vengono detti stenotermi, gli altri euritermi.

Le varie differenze di temperatura determinano anche il movimento delle correnti oceaniche, le quali sono paragonabili a immensi fiumi d'acqua che si muovono in direzioni opposte: quelle calde dall'equatore verso i poli, quelle fredde in direzione contraria, in questo modo viene realizzata una ripartizione del calore, che altrimenti risulterebbe eccessivo in certe zone (tra l'equatore e i tropici) e insufficiente in altre (zone polari).
Lo studio delle temperature delle acque marine è molto importante nell'esercizio della pesca industriale, perché come detto prima, essa condiziona le migrazioni dei pesci (es. le aringhe nei Paesi nordici).



By Eddy



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