Corpo lungo e affusolato, con muso appuntito e denti sottili e aguzzi, quelli anteriori sono inclinati in avanti.
Le pinne dorsali ed anali sono lunghe ed hanno altezza uniforme .
Per quanto riguarda la colorazione esiste una netta distinzione fra maschi e femmine e fra
individui che vivono a basse o alte profondità;
le femmine e gli esemplari giovani hanno una macchia blu sull'opercolo, una striscia gialla percorre tutto il corpo,
il colore di fondo è bruno olivastro nei pesci che non scendono sotto i 20 metri , mentre assume una dominante sempre
più rossa man mano che ci si immerge.
Il maschio è invece riconoscibile da una striscia arancione lungo i fianchi, da una macchia nera sotto la pinna pettorale
e da una macchia nera e arancione sui primi due raggi della pinna dorsale più lunghi.
La donzella è ermafrodita proterogina, i giovani sono tutti di sesso femminile e solo in seguito diventano maschi,
si riproduce in estate e depone uova sferiche e galleggianti.
Il suo cibo preferito sono piccoli pesci, crostacei e molluschi che stritola con i denti robusti.
Il maschio adulto raggiunge una lunghezza di 25 centimetri, mentre la femmina non supera generalmente i 18 centimetri.
E' uno dei pesci Mediterranei più comuni e la si trova un po' ovunque:
da pochi metri a un massimo di 120 metri di profondità.
Suo habitat preferito sono gli scogli ricoperti da alghe e
le grandi praterie di posidonie.
Gli individui giovani svolgono un importante lavoro sociale, liberano gli altri pesci dai parassiti, il pesce che vuole
essere pulito, attira l'attenzione dei pulitori stando fermo con le pinne distese e gli opercoli spalancati.
Le donzelle "operano" solo di giorno, di notte e nelle fredde giornate invernali spariscono
nella sabbia lasciando sporgere solo la testa.
Normalmente non si pesca questo pesce in maniera specifica, è però una cattura consueta, pescando a fondo con la barca e da terra.