Pesce dal corpo ovale, si distingue dalle altre specie di sparidi per la fascia dorata, posta fra gli occhi
e da cui prende il nome.
Il profilo del muso è ripido le labbra sono carnose ed evidenti,
caratteristica della specie è la dentatura che denota le abitudini alimentari di questo pesce, nella parte anteriore
delle mascelle ha da quattro a sei denti conici molto robusti, seguiti da alcune file di formazioni molariformi
in grado di triturare i gusci più duri.
La colorazione è grigia sul dorso, argentea sui fianchi, bianca sul ventre, il bordo esterno dell'opercolo
presenta una colorazione scarlatta, seguita, all'inizio della linea laterale, da una grande macchia bruna.
L’orata vive isolata o in branchi di pochi individui, si nutre di molluschi e crostacei che riesce a triturare grazie
alla formidabile dentatura, dotata di un apparato digerente da struzzo, assimila, come niente fosse, i gusci spezzati
delle conchiglie, che a volte inghiotte assieme al proprietario.
La riproduzione avviene in autunno-inverno in acque più profonde.
E' una specie ermafrodita, sviluppa prima gli organi maschili e successivamente quelli femminili, gli individui
intorno ai 20-30 cm sono di regola maschi, mentre quelli di taglia superiore sono femmine.
Può arrivare a una decina di chili di peso e ad una lunghezza di 70 cm, è un pesce longevo che può vivere fino a 20 anni.
Dalla primavera vive lungo la fascia costiera, su fondali sabbiosi o in praterie di posidonia e roccia,
è una specie eurialina, che abita anche le lagune e gli stagni costieri, specialmente se ci sono vivai di mitili,
con i quali ama cibarsi.
Dall’inizio dell’inverno, e per il periodo riproduttivo, si trasferisce al largo in acque più profonde.
Questa specie è oggetto di allevamento intensivo in acque marine e salmastre.
omissis
Con le nasse, con i palangari o palamiti