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I nodi nella pesca


Con i nodi leghiamo gli ami, le girelle, i piombi, uniamo due lenze (nodi di giunzione ), creiamo dei punti di stop allo scorrimento (nodi di fermo), creiamo asole;

sia in acqua dolce che in mare, il nodo è la componente più importante di ogni montatura, purtroppo ne è anche il principale punto debole;

di norma un nodo è costituito da una serie di spire che si serrano su se stesse, strozzando il filo, riducendone il diametro ed indebolendolo, per questo è opinione comune che il nodo perfetto non esiste, il nodo perfetto è prima di tutto un nodo ben fatto;

Il nylon si rompe o per sfregamento, o perché viene sottoposto a una forte trazione, superiore alla sua resistenza, quindi si stira, si allunga e si assottiglia fino a cedere;

Nel nodo, la trazione grava sulle sue spire che tendono a stringersi premendo ancor di più nel punto dove il nylon è già assottigliato, creando una sorta di effetto ghigliottina che “taglia” il nylon stesso

Per questo, in alcune tecniche pesanti, si usa inserire una guaina sul nylon dove le spire si avvolgono sulla guaina stessa o nelle asole per evitare che il nylon venga indebolito, sotto trazione, nel punto di contatto con l’anello dell’amo o della girella

Altra cosa da considerare è che ci sono nodi che meglio si adattano al diametro del nylon che utilizziamo e che riescono a mantenere quasi inalterato il carico di rottura del filo, ad esempio vi sono nodi che su diametri sottili richiedono più spire ed all'aumentare del diametro del nylon, si riduce il numero delle spire.

nella gran varietà di nodi che si utilizzano (basta una ricerca su internet per verificare), suggerisco, almeno all'inizio, di limitarsi all’utilizzo di pochi nodi che con la pratica impariamo ad eseguire ad occhi chiusi con la massima attenzione piuttosto che sperimentare altro alla ricerca di un (per ora ipotetico) “nodo miracoloso”

Il nodo perfetto è quello realizzato rispettando poche semplici regole:
- affiancare bene le spire, controllando che non si accavallino,
- lubrificare bene prima di stringerlo,
- non stringere “a morte”,
- che sia bello a vedersi, senza angoli o irregolarità.

Ovviamente, anche la qualità del nylon è importante, se di qualità bassa o scadente … “lasciate ogni speranza o voi …”



I "miei" nodi

Vi mostro qui, una carrellata di nodi che uso più spesso (non sono gli unici) nelle diverse tecniche e nei diversi diametri utilizzati, altri nodi potrete trovarli, come detto prima, facendo una ricerca su internet, digitando "nodi da pesca", voglio comunque ribadire che durante il recupero di un pesce, è importante tarare bene la frizione ed "accompagnare" le sfuriate, in sostanza evitate il "tiro alla fune".


Overhand
nodo
questo semplice avvolgimento, da solo non serve a niente, è la base per l'esecuzione di altri nodi più complessi


L'asola perfetta
nodo
o perfection loop è l'unico nodo che utilizzo per fare asole, ha una resistenza pari al 100% del carico di rottura della lenza, con un coefficiente di ripetibilità del 99%, può essere utilizzato con lenze di qualsiasi diametro.
Se imparate ad eseguirlo, è ottimo per legare gli ami "circle", in alternativa, vi propongo sotto una semlice ma valida alternativa. Video


Nodo rapala
nodo
nodo nato per legare i minnow, l'asola che si crea permette un libero movimento dell'esca, non ho dati sulla resistenza, posso però dirvi che non ho mai rotto usandolo, valido anche per legare ami circle.


Nodo a filo interno
nodo per legare gli ami a paletta, la resistenza è molto vicina al 100% del carico di rottura della lenza, eseguo 5 spire (per lenze superiori allo 0,40) e 7 spire per diametri inferiori


nodo palomar
nodo
nodo per legare gli ami ad anello ha una resistenza altissima, 95-100% del carico di rottura della lenza impiegata ed una affidabilità sull’85%. Rende bene con lenze comprese tra le 8 e le 50 libbre. Va benissimo con ami, girelle ed artificiali. E’ facile e rapido da eseguire.



approfondisci
Gli ami circle
Sono ami che, per via della forma vengono definiti "autoferranti", infatti quando il pesce ingoia l'esca, l'amo, se libero nel movimento, ruota e nella quasi totalità delle volte trova appiglio ai margini della bocca, solitamente tra mandibola e mascella ed impedisce alla preda di slamarsi, altro vantaggio è che il nylon rimane distante dai denti dei pesci.



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