La biologia è la scienza che studia i processi che originano e regolano la vita ed i rapporti
esistenti tra gli esseri viventi e l'ambiente che li circonda.
Un settore molto affascinante di questa scienza è la biologia marina che si occupa di studiare
gli organismi animali e vegetali che vivono in mare.
l mondo vivente è schematicamente racchiuso da un involucro chiamato Biosfera, costituito da:
• Dall' Atmosfera terrestre.
• Dalla parte superficiale della Litosfera (l'insieme di tutte le terre emerse).
• Dalla Idrosfera (l'insieme delle acque marine e dolci).
La Biosfera è limitata superiormente da uno strato di ozono situato a circa 50 Km dalla superficie terrestre, ed inferiormente si estende nella litosfera fino alla zona in cui si raggiungono i 100 °C, mentre l'Idrosfera è completamente contenuta in essa.
La Biosfera, è la regione dove esistono le condizioni che rendono possibile la vita, ma in pratica le regioni effettivamente abitate dai vari organismi, perché offrono tutte le condizioni indispensabili e quelle peculiari richieste dalle caratteristiche degli organismi che vi abitano, sono zone limitate dette Ambienti Ecologici.
Ad esempio, nell'atmosfera la regione effettivamente abitata si estende relativamente poco in altezza; mentre nella litosfera si estingue entro pochi metri dalla superficie terrestre; fino a poco tempo fa, si pensava che nell' idrosfera la vita scomparisse intorno a -7000 m (Fossa delle Marianne), teoria che sembra smentita alla luce di nuove esplorazioni eseguite con nuove tecnologie.
Un aspetto molto importante da dover sempre tenere in considerazione è che ogni organismo vive in un certo Ambiente Ecologico che gli offre una serie di fattori necessari alla sua esistenza, ed è in contatto con altri organismi diversi che abitano nello stesso ambiente, con i quali nasce una iterazione che li condiziona reciprocamente, nasce cioè un ecosistema.
E' la base della vita, un mondo particolare che costituisce un piccolo tassello di vita del nostro pianeta, abitato da particolari organismi vegetali ed animali che, per le loro caratteristiche, vivono e convivono solo in un ambiente con determinate e specifiche caratteristiche fisico-chimiche.
Durante una immersione, ad esempio, si può di osservare che, con il variare del fondale e/o
della profondità, si trovano forme di vita diverse.
Le aragoste si riparano in grotte o anfratti dei fondali rocciosi e mai su pianori di sabbia,
viceversa un Cerianthus, tipico abitante dei fondali sabbiosi e melmosi, non lo si troverà
mai su una roccia od una franata.
Scendendo lungo una parete incontriamo le castagnole
nere fino ad una certa profondità, mentre quelle rosse (Anthias anthias) non si
vedranno nuotare prima dei -20 mt.
In un mondo costituito da acqua e sali minerali vi sono organismi che, utilizzando l'energia solare,
trasformano le sostanze inorganiche dell'ambiente circostante (acqua, anidride carbonica, sali)
in sostanze organiche (glucosio) necessarie per la propria sopravvivenza, cedendo all'ambiente
gli scarti di questo processo (ossigeno).
Questi organismi vegetali, provvisti di clorofilla e quindi in grado di compiere il processo
di fotosintesi, sono chiamati anche "produttori primari" e sono rappresentati in maggioranza
dalle alghe, organismi cellulari che assorbono l'acqua ed i sali nutritizi necessari alla fotosintesi
tramite tutta la superficie del corpo, e che costituiscono il primo anello della
piramide trofica o catena alimentare.
Nel Mare Mediterraneo, tra i vegetali, si trovano anche due piante superiori munite di radici, fusto
e foglie, le Fanerogame, che assorbono le sostanze necessarie con le radici.
Le alghe planctoniche, che costituiscono il fitoplancton, sono i principali produttori primari e vagano
per il mare aperto trasportate dal movimento delle acque e la loro distribuzione è particolarmente
legata alle variazioni della luce.
Sono principalmente organismi monocellulari singoli od aggregati e la loro concentrazione è indice
di zone di mare più o meno ricche di vita, in quanto costituiscono l'alimento delle specie erbivore,
che a loro volta sono prede di quelle carnivore.
Le alghe bentoniche, fisse al fondale marino, sono organismi pluricellulari e sono distribuite
dalla superficie fino alla profondità raggiunta dalla luce.
Partendo dalla superficie, dove la luce è più intensa, troveremo le alghe azzurre e quelle verdi,
seguite dalle alghe marroni o brune a profondità intermedia, mentre quelle rosse si spingono più in basso.
In questo tipo di alghe la clorofilla è mascherata da pigmenti di altri colori che permettono di assorbire
i raggi luminosi di minor lunghezza d'onda che raggiungono il fondo, come il verde ed il blu.
Delle Fanerogame marine, che sono fissate ai substrati fangosi o sabbiosi con le radici e non
superano di norma la profondità di 30-40 m, fa parte la Posidonia oceanica, pianta
endemica del Mar Mediterraneo che crea vaste praterie di grande importanza biologica.
Come abbiamo visto le specie vegetali marine sono poche, ma costituiscono, per quantità,
il più importante polmone di ossigeno non solo del mare ma dell'intero pianeta.
E' doveroso tener presente che alcuni organismi sessili (cioè legati al substrato) e con forme
particolari, come le gorgonie le spugne ed il corallo rosso (Esacoralli ed Ottocoralli) che in
tutto e per tutto fanno parte del Regno Animale, sono spesso confusi, con le piante .
Questo perché, sulla terraferma, siamo abituati a classificare pianta o vegetale tutto ciò che è vivo
ed è stabile sul terreno, mentre per animali classifichiamo tutti quegli organismi che si muovono.
Ma nel mondo acquatico non è sempre così e dobbiamo ricordarlo tutte le volte che vorremo
osservare la vita sottomarina.
Dopo i produttori primari, il secondo anello della catena alimentare sono i consumatori primari,
cioè gli animali che si nutrono di altri organismi e che in base alla loro dieta alimentare si
definiscono erbivori.
Gli animali erbivori si nutrono di vegetali e a loro volta costituiscono l'alimento dei
consumatori secondari: i carnivori.
E così via fino ad arrivare all'uomo, il superpredatore per eccellenza.
N.B. Non scordiamo i parassiti, animali che vivono a scapito di altri organismi viventi, senza però portarli mai a morte, come ad esempio la pulce del pesce, anche i parassiti sono considerati predatori.
Dell'ecosistema fanno parte anche gli organismi decompositori, i batteri, che utilizzando per il loro
metabolismo le sostanze organiche morte, trasformano nuovamente la materia in uno stato minerale
(carbonio e azoto) utilizzabile dal fitoplancton e che quindi rientra nuovamente nella catena alimentare.
Ma i batteri sono in grado di compiere questa operazione solo in presenza di ossigeno, in mancanza
del quale le sostanze organiche si decompongono dando origine a gas che impediscono i processi vitali
(CH4 metano).
In questo ciclo della materia è stata calcolata una resa della sostanza organica di circa il 10 %,
occorre 1 Kg. di fitoplancton per fare 10 gr. di un grande predatore (ad es. tonno), si capisce così perchè c'è più
fitoplancton che zooplancton, più zooplancton che pesce azzurro, più pesce azzurro che grandi predatori.
Un ecosistema non è costituito solamente da questi organismi che hanno una funzione
reciproca tra loro, ma anche dall'ambiente che con le sue caratteristiche fisico-chimiche
permette la vita di alcuni organismi, anziché di altri.
L'Ambiente Ecologico che qui trattiamo, quello costituito dalle acque del mare, offre delle condizioni di vita molto differenti e quindi diverse per le varie specie di organismi che vi abitano.
By Eddy