Verrebbe naturale dire: "perche il cielo vi si specchia".
In realtà i colori componenti il raggio luminoso del sole vengono assorbiti in modo differente
durante la loro penetrazione nell'acqua.
Le prime radiazioni che scompaiono sono quelle a minore energia come il rosso, per finire con il blu,
che essendo quella a maggior potere di penetrazione, nella vastità degli oceani è quella dominante,
il mare risulta quindi colorato uniformemente di blu.
L'illuminazione esercita una grande influenza sulla vita del mare.
La luce solare bianca è costituita da 9 radiazioni aventi lunghezza d'onda differente:
- 7 radiazioni visibili: rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco, violetto;
- 2 radiazioni invisibili: raggi infrarossi, raggi ultravioletti.
Quando un raggio di luce solare incide sulla superficie marina accade che:
- una parte della radiazione viene riflessa in aria;
- la restante parte della radiazione viene assorbita e rifratta dall'acqua.
Si trasmetterà perciò all'interno dell'acqua subendo una deviazione angolare che sarà
diversa da radiazione a radiazione (dipende dalla lunghezza d'onda della stessa), e
penetrerà nell'acqua fino ad una certa profondità anch'essa diversa da radiazione a radiazione.
Ovviamente la profondità di penetrazione è influenzata da nubi, nebbie, moto ondoso ed anche dalla limpidezza dell'acqua che può limitare od accrescere la penetrazione della luce verso batimetrie più elevate.
Le radiazioni di lunghezza maggiore delle altre come quelle rosse e gialle, le più importanti per le piante,
sono le prime ad essere assorbite e arrivano fino a circa -10 m.
Quelle utilizzabili per il processo di fotosintesi si arrestano a circa -150 mt, limite massimo di
proliferazione della vita algale.
Quelle violette possono arrivare a -500 m e più grazie alle componenti blu di queste radiazioni.
Dalla luce del sole il mare assorbe energia termica, mentre gli organismi autotrofi,
possono esplicare le reazioni fotochimiche indispensabili alla loro esistenza;
la fotosintesi clorofilliana che si ha solo in presenza di luce, determina la produzione
primaria di cibo, costituita dal fitoplancton, primo anello della catena alimentare.
La fotosintesi avviene negli strati più illuminati fino a -100 m nella zona detta eufotica.
Sotto tale profondità e fino a -200 m detta zona disfotica la luce è troppo scarsa
per permettere una vita vegetale.
A profondità maggiori si ha la completa assenza di luce visibile, detta zona afotica.
La luce determina anche una azione sui ritmi biologici come quelli riproduttivi e di migrazione.
Condiziona la distribuzione degli organismi, infatti, spugne o gamberetti che di solito
vivono in profondità, potranno essere trovati anche in pochi metri d'acqua, ma in luoghi
protetti dalla luce come nelle grotte sommerse, mentre solo di notte i pesci che vivono
in profondità, come anche il plancton, salgono in superficie per nutrirsi.
Il primo metro d'acqua della superficie, risente dei raggi UVA che esplicano una azione
sterilizzatrice ed una catalizzatrice nella formazione della vitamina D.
Riassumendo quanto detto finora, la vita vegetale sarà presente e rigogliosa solo entro
pochi metri dalla superficie, e solo quegli organismi in grado utilizzare le radiazioni
azzurre possono vivere a profondità superiori ai 100 m.
Collegato alla penetrazione della luce nell'acqua, vi è la trasparenza.
La trasparenza di una colonna di acqua si misura con il disco Secchi.
Si tratta di un disco del diametro di 35 cm colorato di bianco che viene calato in acqua legato ad una cima
sottile, la trasparenza si ha dal valore misurato alla scomparsa del disco, fino al valore misurato
quando ricompare la sagoma del disco nel momento in cui viene salpato.
By Eddy