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Eppur si muove!!

Un aiuto alla... circolazione

Il movimento delle acque, assume una grande importanza, in quanto trasporta il nutrimento agli animali sessili e favorisce il diffondersi delle specie (larve planctoniche), ma può avere anche effetti deleteri sulla vita marina quando vengono spostate, nei vari habitat, acque con parametri fisico chimici diversi da quelli abituali o sopportabili dagli organismi.
I movimenti marini sono essenzialmente:

Le onde

Le onde sono movimenti verticali di masse d'acqua, essi dipendono principalmente dal vento, dai terremoti, dalle maree e dal passaggio di grossi natanti.
Al sollevamento di una certa quantità d'acqua sul livello normale consegue un abbassamento del livello circostante.
La differenza tra il massimo livello raggiunto dall'onda, la cresta, ed il livello minimo, il cavo, viene definito come altezza dell'onda;
l'intervallo tra due creste consecutive viene detto lunghezza dell'onda;
il tempo che intercorre fra i passaggi di due creste successive per un punto fisso è chiamato periodo.



I termini per descrivere le onde sono i seguenti:

-  onde brevi (o mare vivo), sono quelle sottoposte all'azione del vento e possono essere piccole, grosse, alte o basse anche contemporaneamente.
-  onde lunghe (o mare morto), sono quelle che non sono più sotto l'azione del vento che le ha generate e sono generalmente tutte della stessa dimensione.
Tipi di Onde:
-  Onde di Traslazione: implicano il trasporto di materia in quanto hanno anche le caratteristiche di correnti.
-  Onde di Alto Mare: sono onde superficiali per cui si estinguono all'aumentare della profondità e non producono rilevante trasporto di materia.
-  Onde Libere: sono onde che si estinguono in tempi brevi in quanto prodotte da eccitazioni temporanee.
-  Onde Forzate: sono determinate da eccitazioni permanenti.

Nella realtà il moto ondoso non è caratterizzato da un solo tipo di onda, ma da più gruppi di onde con caratteristiche differenti, che interagiscono tra di loro, rendendo la descrizione del fenomeno piuttosto complessa.
Se osserviamo la superficie del mare ci rendiamo conto che essa non è mai perfettamente piatta, ma presenta sempre delle increspature dovute alle onde capillari che ne determinano una tensione superficiale.
In presenza di vento il movimento dello strato superficiale si accentua a causa delle onde di tipo gravitazionale che si sommano a quelle capillari, sempre presenti.

Lo stato del mare vivo viene sintetizzato dalla scala Douglas, messa a punto dal capitano H.P. Douglas della Marina Britannica nel 1921, mentre lo stato del mare lungo, non viene quasi mai menzionato.

I bollettini del SAR si basano proprio su questa scala per quanto riguarda la definizione dell'altezza significativa delle onde.
Anche le onde contribuiscono a generare un ecosistema.
Pensiamo agli organismi che vivono nelle zone battute dalle onde, devono sviluppare dei sistemi per resistere alle forze elevate che si generano nell'impatto tra onda e terraferma (es.le patelle hanno guscio spesso ed una robusta ventosa).

Le correnti

Le correnti sono i movimenti costanti di masse d'acqua generalmente abbastanza lenti e sono dovute ai venti, a differenze di temperatura e di pressione, alla rotazione terrestre, all'evaporazione, alle diverse concentrazioni di salinità ecc.
Le correnti possono essere superficiali o profonde;

le correnti generate dal forte vento di terra specialmente in inverno (tramontana), spingendo il mare verso il largo, creano una diminuzione del livello superficiale a riva, con conseguente richiamo, per compensazione, di acque profonde ricche di nutrimento, tale fenomeno di risalita di acque nutritive viene chiamato upwelling, ed è indispensabile per l'alimentazione del Plancton che vive in superficie;
si ha invece il fenomeno inverso chiamato downwelling, quando il vento forte proveniente dal mare (Scirocco o Libeccio), tende ad innalzare il livello del mare a riva, in questo caso l'acqua superficiale, viene spinta verso il fondo, dove apporta ossigeno, di cui è ricca, agli organismi bentonici.



Questi movimenti di discesa e risalita delle acque favoriscono la propagazione degli organismi che dalle correnti si fanno trasportare.

Le maree

Le maree sono innalzamenti ed abbassamenti periodici del livello delle acque, dovuti all'attrazione che esercitano Sole e Luna.
Pur avendo una massa molto inferiore di quella del Sole, la Luna per la sua vicinanza alla Terra, esercita una forza di attrazione doppia di quella del Sole, per cui avremo:

quando i due astri sono allineati una forza di attrazione di: 2 (luna) + 1 (sole) = 3 (sigizie)

quando sono a 90° uno rispetto all'altro: 2 (luna) - 1 (sole) = 1 (quadrature)

Le maree in Mediterraneo non sono di ampiezza rilevante, nel golfo di Genova risultano essere di 21 cm nelle quadrature (primo ed ultimo quarto di luna) e 27 cm nelle sigizie (plenilunio e novilunio).
Nella durata di un giorno lunare ossia 24 ore e 50 minuti si hanno due alte maree e due basse maree, quind nello stesso punto le alte e le basse maree si susseguono con un ritardo di 50 minuti ogni giorno.
Le maree hanno grande importanza per gli organismi che vivono nella zona compresa tra alta e bassa marea, detta "ampiezza di marea"



By Eddy



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