Pescare, conservare ed innescare correttamente il vivo, è molto importante per la buona riuscita delle nostre battute;
Normalmente le esche si comprano dal negoziante di fiducia o in pescheria, ma se si vuole
utilizzare un'esca viva, bisogna procurarsela, meno tempo si impiega in questo, più tempo
si ha per la pesca vera e propria;
anche la scelta di cosa innescare è importante, infatti alcuni pesci esca sono più
delicati di altri e i predatori sono meno sospettosi se utilizziamo un’esca che sono
abituati a cacciare;
il primo consiglio è quindi quello di procurarci il vivo nelle zone dove andiamo a
cacciare i predatori, questo possiamo farlo il giorno stesso dell'uscita,
oppure il giorno prima e questo ci porta a ...
se avete un'imbarcazione dotata di un'ampia vasca del vivo, e con un buon ricircolo d'acqua,
il problema è in gran parte risolto, le vostre esche possono normalmente resistere un paio di
giorni in buono stato;
in caso contrario, il giorno della battuta, dovete conservarle in un secchio, provvedendo di
cambiare spesso l'acqua per evitare continui e dannosi sbalzi di temperatura, in giornate particolarmente
calde o fredde la temperatura dell’acqua nel secchio tende essere molto diversa rispetto a quella del mare;
mentre, per tenerle vive e vegete quando non siete in barca, basta un capiente contenitore
opportunamente forato da tenere in acqua sotto il vostro ormeggio o in altro luogo "adeguato"
e qui sottintendo "dove non ve le possano fregare".
prima di tutto, come visto prima, i pesci sono estremamente sensibili agli sbalzi di temperatura,
vanno perciò maneggiati con le mani bagnate, meglio se con dei guanti anch'esssi bagnati;
altrettanto importanti, sono la velocità e la precisione dell'operazione di innesco, tenere un'esca
viva per troppo tempo fuori dal suo elemento ne pregiudica la vitalità così come bucarla in punti vitali,
ne pregiudica la durata in acqua;
in questo tipo di tecnica (bolentino, ancorati) utilizzeremo degli inneschi diversi da quelli ad es. per
la traina col vivo o lo scarroccio, infatti un'innesco frontale indirizzerebbe il nuoto del pesce esca verso il trave,
fonte di possibili fastidiosi grovigli che ne comprometterebbero anche un nuoto più naturale ed adescante
vedi immagine
andremo quindi ad utilizzare inneschi che favoriscano un nuoto "di fuga" verso l'esterno della montatura,
lontano dal trave, vediamoli:
innesco sulla parte alta, favorisce un nuoto verso l'alto, infatti quando l'esca nuotando cerca di allontanarsi,
viene trattenuta da sopra, deviandone la traiettoria di fuga verso l'alto, innesco consigliato se, quando usate
la teleferica, volete un affondamento più lento;
vedi immagine
innesco sulla parte bassa, favorisce un nuoto verso il fondo, infatti quando l'esca nuotando cerca di allontanarsi,
viene trattenuta da sotto, deviandone la traiettoria di fuga verso il basso, innesco consigliato se, quando usate
la teleferica, volete un affondamento più veloce ad es. perchè sull'eco, avete notato una intensa attività
di predatori vicino al fondo;
vedi immagine
innesco a due ami, indicato se utilizziamo pesci esca particolarmente grossi, o se in zona vi sono
molti pesci serra, che "adorano" tranciare in due i bocconi, evitando chirurgicamente gli ami;
vedi immagine
tipico innesco questo, quando si utilizzano molluschi (seppie, calamari, polpi);
vedi immagine