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Utilizzo dell'esca viva


Pescare, conservare ed innescare correttamente il vivo, è molto importante per la buona riuscita delle nostre battute;


PESCARE, cosa e come

Normalmente le esche si comprano dal negoziante di fiducia o in pescheria, ma se si vuole utilizzare un'esca viva, bisogna procurarsela, meno tempo si impiega in questo, più tempo si ha per la pesca vera e propria;

anche la scelta di cosa innescare è importante, infatti alcuni pesci esca sono più delicati di altri e i predatori sono meno sospettosi se utilizziamo un’esca che sono abituati a cacciare;

il primo consiglio è quindi quello di procurarci il vivo nelle zone dove andiamo a cacciare i predatori, questo possiamo farlo il giorno stesso dell'uscita, oppure il giorno prima e questo ci porta a ...


CONSERVARE come?

se avete un'imbarcazione dotata di un'ampia vasca del vivo, e con un buon ricircolo d'acqua, il problema è in gran parte risolto, le vostre esche possono normalmente resistere un paio di giorni in buono stato;

in caso contrario, il giorno della battuta, dovete conservarle in un secchio, provvedendo di cambiare spesso l'acqua per evitare continui e dannosi sbalzi di temperatura, in giornate particolarmente calde o fredde la temperatura dell’acqua nel secchio tende essere molto diversa rispetto a quella del mare;

mentre, per tenerle vive e vegete quando non siete in barca, basta un capiente contenitore opportunamente forato da tenere in acqua sotto il vostro ormeggio o in altro luogo "adeguato" e qui sottintendo "dove non ve le possano fregare".


INNESCARE la parte più difficile ...

prima di tutto, come visto prima, i pesci sono estremamente sensibili agli sbalzi di temperatura, vanno perciò maneggiati con le mani bagnate, meglio se con dei guanti anch'esssi bagnati;

altrettanto importanti, sono la velocità e la precisione dell'operazione di innesco, tenere un'esca viva per troppo tempo fuori dal suo elemento ne pregiudica la vitalità così come bucarla in punti vitali, ne pregiudica la durata in acqua;

in questo tipo di tecnica (bolentino, ancorati) utilizzeremo degli inneschi diversi da quelli ad es. per la traina col vivo o lo scarroccio, infatti un'innesco frontale indirizzerebbe il nuoto del pesce esca verso il trave, fonte di possibili fastidiosi grovigli che ne comprometterebbero anche un nuoto più naturale ed adescante   vedi immagine

andremo quindi ad utilizzare inneschi che favoriscano un nuoto "di fuga" verso l'esterno della montatura, lontano dal trave, vediamoli:

innesco sulla parte alta, favorisce un nuoto verso l'alto, infatti quando l'esca nuotando cerca di allontanarsi, viene trattenuta da sopra, deviandone la traiettoria di fuga verso l'alto, innesco consigliato se, quando usate la teleferica, volete un affondamento più lento;   vedi immagine

innesco sulla parte bassa, favorisce un nuoto verso il fondo, infatti quando l'esca nuotando cerca di allontanarsi, viene trattenuta da sotto, deviandone la traiettoria di fuga verso il basso, innesco consigliato se, quando usate la teleferica, volete un affondamento più veloce ad es. perchè sull'eco, avete notato una intensa attività di predatori vicino al fondo;   vedi immagine

innesco a due ami, indicato se utilizziamo pesci esca particolarmente grossi, o se in zona vi sono molti pesci serra, che "adorano" tranciare in due i bocconi, evitando chirurgicamente gli ami;   vedi immagine

tipico innesco questo, quando si utilizzano molluschi (seppie, calamari, polpi);   vedi immagine


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