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Al giorno d'oggi si parla impropriamente di bolentino (bollentino per gli amici toscani) quando ci si riferisce alle tecniche di pesca dalla barca in generale, siano esse praticate con la canna o meno.

In realtà il vero Bolentino è un tipo di pesca tramandato da generazioni, da quando le canne ed i mulinelli non esistevano ancora ed è praticato esclusivamente con lenza a mano.

La pesca a bolentino è ancora molto seguita, tanto che la F.I.P.S.A.S. e altri Enti di promozione sportiva organizzano gare a livello nazionale ed internazionale.

Parlare di bolentino è parlare dei primordi della pesca, a partire da quando i primi ominidi adescavano le loro prede con un amo fatto di osso ed una lenza in materiale vegetale o animale, per arrivare ai giorni nostri, dove utiliziamo canne in lega di carbonio, lenze in nylon quasi invisibile o multifibre dai carichi di rottura eccezionali e mulinelli elettrici nati per la pesca a profondità abissali.

Nella sua forma più semplice la pesca a bolentino si pratica con una tavoletta di sughero sulla quale avvolgere poche decine di metri di lenza, un terminale composto da uno o più ami ed un piombo, una manciata di esca ed ovviamente un natante, anche un semplice canotto.

Così attrezzati, già a poche decine di metri dalla costa potremo passare diverse ore di assoluto divertimento, catturando boghe, sciarrani, tordi, sugarelli.

Attenzione però perchè nei posti giusti ed un poco di fortuna potrebbe arrivare a sorpresa il pezzo pregiato e di taglia (succede più spesso di quel che si crede).

Tentar non nuoce.........



Le tecniche


Il bolentino, sia esso praticato con la canna o a mano, si diversifica in più tecniche, in base alla stagionalità, alle zone di pesca ed alle prede che andiamo ad insidiare.

Ma andiamo per gradi ...

Incominciare non è per niente complicato, normalmente, insieme agli altri istruttori della sezione, dimostriamo come conoscendo solo tre semplici nodi è possibile costruire una montatura efficace e catturante:

A breve seguirà un videotutorial.


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